ANTINCENDIO

 

Di seguito vengono riportate le misure da prendere per la prevenzione di incendi all'interno dello studio odontoiatrico post Covid-19

ATTIVITÀ CATEGORIA n° 68 – STRUTTURE SANITARIE

 

Con l'entrata in vigore il 7 ottobre 2011 del nuovo regolamento di prevenzione incendi di cui al D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151, gli “ospedali” (e simili) sono ricompresi al punto 68 dell’allegato I al decreto, che, a differenza di quanto previsto dal vecchio elenco del D.M. 16/2/1982, comprende anche attività prima non soggette (Strutture sanitarie che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale, ivi comprese quelle riabilitative, di diagnostica strumentale e di laboratorio).
Tipo C - aree destinate a prestazioni medico-sanitarie di tipo ambulatoriale (ambulatori, centri specialistici, centri di diagnostica, consultori, ecc.) in cui non è previsto il ricovero;
Secondo un consolidato commento tratto dalla Nota Prot. n° P65/4122 sott.46 del 13/03/2003, “le strutture che erogano prestazioni di assistenza sanitaria non specialistica in regime ambulatoriale (ambulatori di medicina di base e/o ambulatori pediatrici di base, ecc.) pur se spesso hanno affluenza di pubblico considerevole e non sempre programmabile su appuntamento (come invece normalmente avviene per le strutture specialistiche di cui all’art. 1, comma 1, lettera C del decreto), non rientrano nel campo di applicazione del D.M. 18/09/2002”.

 

MISURE PER L’ESODO DI EMERGENZA 16.1 - Affollamento: - ambulatori e simili: 0,1 persone/m2; - sale di attesa: 0,4 persone/m2

 

Impianto elettrico: lo studio per legge deve essere dotato di una serie di protezioni sulle linee. Il quadro elettrico deve essere dotato di differenziali e magnetotermici tali da intervenire isolando il circuito ogni volta che si presenti il rischio di dispersione o di sovraccarico. Questi apparecchi devono essere periodicamente testati (è sufficiente far scattare il pulsante sullo stesso per verificarne la capacità di intervento), non bastano le verifiche annuali o biennali che l’elettricista deve svolgere sull’impianto, rilasciando alla fine una documentazione da esibire in sede di eventuali controlli da parte delle Autorità preposte.
I rischi del fuoco
Un secondo pericolo da non sottovalutare è il rischio di incendio: tutti i materiali utilizzati per l’allestimento dello studio dovrebbero essere prevalentemente ignifughi, o comunque a basso rischio di infiammabilità. Lo studio deve essere dotato di un certo numero di estintori, opportunamente dislocati e segnalati da apposita cartellonistica.
Alla fine dei lavori dovrete infine apporre in ogni locale una planimetria dello studio, con evidenziati il luogo dove ci si trova, il percorso che porta l’uscita più vicina, i simboli di ubicazione degli estintori.

 

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